Dove inizia la salita

Tante cose rendono l’orienteering uno sport meraviglioso ma, tra tutte, sicuramente il fatto che, spesso, sappia rendersi imprevedibile.

Imprevedibilità e fatica sono infatti le parole chiave del weekend del 31 maggio e 1 giugno, che ha visto la nostra squadra impegnata in Trentino per le gare di Coppa Italia Sprint e Long. Tanti volti, tanti nomi, un’unica maglia: un fine settimana che ci ha visti protagonisti per il numero, la costanza e la voglia di esserci.

Sabato si è corso a Mezzano, borgo del legno e, a quanto pare, della follia, tra viuzze strette, lanterne numerose e ravvicinate. Una sprint “vera”, su una cartina complessa che richiedeva concentrazione assoluta. La testa contava quanto le gambe… se non di più. “Come l’orienteering dovrebbe essere”, ha commentato qualcuno a fine gara.

Domenica, invece, la sfida si è spostata a Passo Cereda, per una Long forse più “classica”, ma decisamente fisica: lunghi tratti in salita, dislivelli importanti e un terreno che non lasciava respiro. Ed è stato proprio lì “dove inizia la salita” che è arrivata qualche soddisfazione: Nicole ha conquistato il gradino più alto del podio in WB, seguita da Giulia P. con un eccellente secondo posto. Bronzo per Giorgia in W18 (tra le italiane), per Gaia, al rientro dopo un infortunio, in WC, e per Donatella in W60.

Non sempre si vince, a volte nemmeno ci si piazza…ma ogni gara lascia qualcosa: una lezione, una piccola rivincita, o anche solo il piacere di aver condiviso la fatica. Perché il bello dell’orienteering, a volte, è anche imparare ad affrontare la salita con il sorriso.

-Leonardo Scapin

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